Come sono diventato coordinatore di viaggi
- Luca Reginelli
- 15 mag 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Spesso mi chiedono come sia arrivato a svolgere il ruolo di coordinatore di viaggi per KeTrip. Mi chiedono se abbia fatto corsi o inviato curricula ecc. ma in realtà il mio percorso è stato ben diverso. Di fatto ho semplicemente seguito le mie passioni, anche quando non era proprio la scelta più saggia. Sono sempre stato un viaggiatore ma con il tempo ho iniziato a desiderare viaggi più impegnativi e non venivano più appoggiati da chi di solito mi seguiva, dopo una frustrazione iniziale ho deciso cambiare tutto e di buttarmi su una strada completamente nuova.

Nel 2016 seguivo Viaggio Ergo Sum su Facebook, una pagina di Fabio Liggeri, un ragazzo che viaggiava in solitaria in giro per il mondo e faceva la vita che un po’ tutti noi sogniamo, visitando luoghi bellissimi. Un giorno come un altro sulla sua pagina propose una cosa che citava circa “Viaggio lungo la ferrovia transiberiana, chi viene con me?”. In quel momento scattò qualcosa, “Chi viene con me? Vengo io!!”, non mi ero mai posto l’idea di un viaggio del genere ma capii che era quello che cercavo, anche se non lo sapevo fino a quel momento. Voleva mettere in piedi un viaggio di gruppo con chi avrebbe voluto seguirlo, era fantastico. Ma subito dopo iniziai a fare i conti con la realtà, la cifra era molto elevata, e a malincuore accantonai la cosa, ma la scintilla era partita.
Continuai a seguire Fabio, anche se meno assiduamente perché impegnato con università ed esami, per di più non scrisse più nulla di questa proposta che sembrò sparire. Lasciai correre gli eventi e solo un po’ di tempo dopo vidi sulla pagina un video di un viaggio di gruppo che era già stato fatto, non sulla transiberiana, ma in Islanda! Un video veramente bello, di un’avventura vissuta on the road con un gruppo di gente praticamente sconosciuta, una cosa folle per me al tempo, ma veramente stupenda!

Verso aprile del 2017 l’Islanda venne riproposta e questa volta il vento girava a favore, mi informai subito e pochi giorni dopo avevo prenotato. Ricordo bene il momento in cui ho cliccato su “prenota”, mi sono messo a saltellare per la stanza da solo con una euforia nuova e del tutto travolgente, mi sembrava un sogno! Non sapevo nulla dell’Islanda, avevo visto solo qualche foto e video e me lo ero fatto bastare, ad oggi posso solo dire che quello fu il viaggio più bello della mia vita. Avevo visto luoghi incredibili, ma soprattutto avevo conosciuto nuove persone che hanno cambiato tutto nella mia vita, il modo di vedere le cose, di pensare, di buttarsi, ma soprattutto di condividere le esperienze. Siamo rimasti in contatto tutti quanti del gruppo, e poco dopo prenotai un’altra avventura.

Giugno 2018, un altro sogno si avvera e si vola negli Stati Uniti, riabbraccio Fabio e un altro travel blogger (anche se a lui non piace essere definito così), Edoardo alias Mente Nomade. Si erano uniti per vivere insieme un’avventura on the road, dato che entrambi lavoravano con lo stesso tour operator. Dopo gli USA ho legato ancora di più con Fabio e scoperto Edo, tanto che dopo il rientro in Italia ci siamo rivisti diverse volte, stringendo un’amicizia sempre più forte.

A fine anno prenotai la Norvegia per il 2019, ma il 2018 che stava finendo doveva ancora farmi il suo regalo più bello. Sotto Natale arrivò una mail dal loro tour operator, dicendomi che avendo già viaggiato con loro più volte mi veniva concessa la possibilità di organizzare un mio gruppo di viaggio, se avessi trovato le persone sarei potuto partire e loro avrebbero coperto le mie spese. "Fermi tutti, L’HO LETTO DAVVERO?" Devo solo trovare delle persone e posso viaggiare come voglio? Era vero, e pochi giorni dopo ero al telefono con Tatiana, la ragazza che gestiva queste cose, non ci ho pensato due volte, mi son detto "LO FACCIO". Ma dove vado? E chi porto? Poco dopo giunsi alla conclusione che sarei tornato in Islanda, un luogo che conosco e che amo, ora bisognava “solo” trovare 10 persone per il gruppo.

Portare in Islanda delle persone sarebbe stata la cosa più semplice, ma trovarle si rivelò un’impresa epocale. Trovare gente, soprattutto quando nessuno sa chi sei, è veramente arduo. Ho dovuto fare sponsorizzazioni e investire soldi che sapevo non sarebbero tornati, ma era un mio desiderio e l’ho fatto ugualmente. Infine dopo tanta fatica sono riuscito a trovare 8 persone, non 10, e rinunciando a qualcosa per rientrare nei costi ma siamo riusciti a chiudere il gruppo, sarei partito a settembre, due anni dopo la mia prima volta in Islanda!
Il viaggio fu un successo e andò come meglio non si poteva sperare, trovai un gruppo unitissimo ed avventuriero! Al mio ritorno in Italia nacque anche KeTrip, il nuovo tour operator fondato da Fabio ed Edo, che allargandosi ha voluto coinvolgere nuovi coordinatori per aiutarli a guidare tutti i viaggi proposti. Per questo ruolo hanno cercato persone di cui si fidassero, con esperienza e che condividessero la loro stessa filosofia di viaggio. Già dal primo incontro ci hanno assegnato dei viaggi inerenti alle esperienze condotte, a me hanno ovviamente affidato i paesi nordici per la stagione invernale! Dunque si ricomincia da capo, si promuove e sponsorizza, riempio i gruppi e si parte di nuovo. Altri due viaggi bellissimi, tutto si svolge perfettamente, gruppi con persone fantastiche ed esperienze pazzesche! Infine si rientra, e con l’avvento del Covid-19 e del lockdown ci fermiamo tutti proprio sul più bello, ma sappiamo già che ripartiremo e che torneremo a viaggiare, è solo questione di tempo!
In questo breve racconto del mio percorso ci tengo a specificare che se una persona vuole intraprendere una strada del genere solo per viaggiare gratis o girare il mondo è meglio che eviti a priori. Non sono cose che si fanno per un guadagno, ma vanno fatte solo ed esclusivamente perché se ne ha la passione. Mi sono lanciato in questa impresa senza sapere se avrebbe potuto funzionare, perché lo volevo, e ci credevo. Quando parto non porto mai un gruppo a vedere un posto, ma lo vivo con loro! Voglio passare momenti da portare nel cuore, e così vorrei che fosse anche per chi viene con me. Per me è una cosa estremamente importante, il viaggio va vissuto e condiviso, perché come diceva qualcuno più noto di me, la felicità è reale solo quando condivisa!
Comments