Le meraviglie delle Marche
- Luca Reginelli
- 29 mag 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Forse qualcuno non lo sa, le Marche (ultimamente note come Brands) sono risultate tra le regioni più belle del mondo intero, posizionandosi al secondo posto della guida “Best in Travel 2020” di Lonely Planet. Il motivo è ben presto intuibile, questa regione ha tutto, dalle vette da scalare alle spiagge cristalline, passando per le colline ricche di cultura e tradizioni.
Io vivo a Fano e ho conosciuto di persona le meraviglie delle Marche, e sono talmente tante che probabilmente non basterebbe un romanzo per descriverle tutte. Mi limiterò a parlarvi di quelle a me più care, le più vicine a casa mia, nel nord delle Marche, ma non solo.

1 – Gola del Furlo:
La Riserva Naturale Statale Gola del Furlo è la meta più vicina a casa mia, ed è un vero e proprio gioiello della nostra provincia. Consiste in due monti, il Pietralata e Paganuccio, divisi da una gola rocciosa scavata dal fiume Candigliano. Lo scenario che si propone è mozzafiato, i colori dell’acqua che riflettono il grigio delle rocce e il verde degli alberi sono qualcosa di unico! In questo luogo si propone l’habitat ideale per la nidificazione delle aquile reali che vivono e procreano stabilmente nel parco. Ci sono anche numerosi sentieri che percorrono l’area in lungo e in largo e non mancano prati e parchi dove campeggiare, divertirsi e gustare tipicità del luogo. Questa zona è anche carica di storia, nella gola passa l’antica via romana della Flaminia, che presenta una galleria vecchia quasi 2000 anni ancora percorribile. Invece sulla sommità del monte Pietralata è costruita una scultura che riproduceva il profilo di Benito mussolini, realizzata in suo onore nel periodo fascista, in seguito con la caduta del regime è stata parzialmente distrutta ma ancora oggi si intuisce la sua forma e la si può visitare.

2 – Monti Nerone e Catria:
Sono le vette più alte della provincia di Pesaro e Urbino, 1.525 m il Nerone e 1.701 m il Catria, ed entrambe dispongono persino di impianti di risalita e piste da sci. Nascono come antichi fondali marini che si sono in seguito sollevati durante milioni di anni fino a diventare montagne, e proprio per questo non è raro trovare fossili lungo i sentieri, specialmente ammoniti. Questi sono i luoghi dove ho fatto le mie prime escursioni e che hanno nutrito e alimentato la mia passione nel tempo, dal caldo estivo ai paesaggi innevati invernali. Oltre ai sentieri e alle vette questi monti offrono anche un’infinità di vallate, corsi d’acqua cascate, prati e anche numerose grotte, alcune accessibili liberamente portando prudenza. Il monte Nerone consente di raggiungere la vetta anche comodamente in auto, mente il Catria invece è raggiungibile solo a piedi. Il percorso più semplice e suggestivo a mio parere è quello che da “Madonna degli scouts” arriva in cima con i sentieri 55 e 56, non è molto impegnativo e si percorre in meno di un’ora. In vetta è presente un’enorme croce in ferro battuto estremamente suggestiva, come la vista, che consente di distinguere chiaramente il mare nei giorni limpidi.
3 – Spiaggia delle Due Sorelle
Dai monti al mare, la spiaggia delle Due Sorelle è senza dubbio la più bella della regione, e sicuramente da inserire anche tra le più belle d’Italia. Si trova all’interno del parco naturale del Conero, proprio accanto ad Ancona, il capoluogo di regione. Questa spiaggia è così chiamata per via dei due faraglioni quasi identici di colore bianco che sembrano due consorelle raccolte in preghiera. La spiaggia è tagliata fuori da qualsiasi collegamento via terra, l’unico sentiero che ne consentiva l’accesso è stato chiuso per via della sua pericolosità in seguito a diverse frane, multe salatissime sono riservate a chi cerca di intraprenderlo. Si può raggiungere soltanto via mare, tramite servizi di battelli che partono regolarmente dai paesi limitrofi (trovate qui gli orari e prezzi). Ovviamente si può raggiungere la spiaggia anche con una propria imbarcazione o noleggiandola, ma non potrete sbarcare direttamente sulla riva, potete farlo invece tramite canoa o kayak che reputo un’alternativa estremamente suggestiva! Altro consiglio è quello di andare nel pomeriggio, perché dalle 15:00 in poi i battelli portano via tutti i visitatori che arrivano in mattinata, che sono la maggior parte, lasciando la spiaggia quasi vuota.

4 – Lame Rosse
Spostandoci più a sud, arriviamo nel territorio dei Monti Sibillini, a ridosso del lago di Fiastra dove si trovano le Lame Rosse, una particolare formazione rocciosa molto suggestiva. Il suo nome "lama" indica una parete ripida e scivolosa della montagna, composta principalmente da detriti instabili, il rosso invece è dovuto dalla colorazione rossastra del terreno ferroso. La via più breve per raggiungere questa meta parte proprio dalla diga del lago di Fiastra e consiste in un trekking di quasi 7 km andata e ritorno con circa 250 m di dislivello. Gli ultimi 100 m sono i più difficili in quanto la pendenza inizia ad essere consistente e il terreno ricoperto da detriti è poco pratico ed instabile. Infine giungendo sotto le formazioni rocciose, è possibile avvicinarsi fino a risalire in alcuni dei calanchi creati dall’erosione. Da vicino si può apprezzare la loro maestosità, nella foto che trovate sotto ve ne rendete conto, ci sono pure io se guardate bene (in basso a sinistra), così vi fate un'idea delle dimensioni. Vivamente consigliata durante le giornate di sole così che si risalti maggiormente il colore rossastro tipico!

5 – Cascate sconosciute
In tutto l’entroterra marchigiano sono presenti numerosissimi torrenti e ruscelli che danno vita a salti d’acqua e pozze molto suggestive. I luoghi più famosi sono quelli più facili da raggiungere, spesso in prossimità delle strade principali, ma con mia grande sorpresa ho scoperto che questi luoghi possono offrire molto di più, basta saper cercare bene! Adoro percorrere i sentieri lungo i corsi d’acqua soprattutto durante il periodo estivo, è estremamente rilassante e rinfrescante. Proprio percorrendo questi tratti di boschi ho scoperto molte cascate che mi hanno sorpreso, quasi sempre queste non hanno nemmeno un nome o un sentiero che conduce a loro, e questo forse aumenta ulteriormente il loro fascino ed incontaminatezza. Proprio nei dintorni di Cagli e Pianello, sulle pendici dei monti Nerone e Petrano ho goduto di alcuni dei luoghi più suggestivi, dalle cascate di più di una decina di metri fino ai piccoli salti d’acqua di 2-3 metri. Tutti bellissimi e ognuno con la sua particolarità, inoltre dove si formano pozze d’acqua abbastanza profonde ci si può tuffare e fare il bagno, ma attenzione, per quanto le acque cristalline siano estremamente invoglianti, sono freddissime persino nei giorni più caldi dell’estate, è una prova solo per i più audaci!
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